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Vuoi davvero fare i cosmetici?

Nell'immaginario collettivo, è come se la gente creda che i cosmetici li facessero gli angeli...
Un lavoro pulito, carino e coccoloso, profumato, dove si passano le giornate a parlare di acido ialuronico e di trend del momento; il tutto contornato da nutriti post su Linkedin, Instagram e stories di vario genere.

Chi si ricorda di Semola nella 'Spada della roccia' Disney?
Ecco la vita in un laboratorio di produzione cosmetica (quantomeno uno di piccole dimensioni, probabilmente in realtà più grandi le mansioni sono già meglio distribuite...) il lavoro quotidiano è praticamente lo stesso di quello che faceva Semola nelle cucine del cartone animato della Disney.

Si produce, ci si accolla sacchi di tensioattivo da 25 o 30 kg, si caricano e scaricano tramogge, si avvitano a mano 600-700 vasetti al giorno (roba che la sera i polsi li devi buttare) si sporca (Dio, quanto si sporca...) e di conseguenza si lava e si rilava il tutto a ciclo continuo (vetreria, secchi, contenitori di acciaio, mixer, macchine, spatole etc...) si disinfetta con alcool, si lava per terra, si caricano e scaricano scatoloni, si imballa bene tutto, si preparano bancali (bene! che se la roba arriva rotta i clienti ti fanno lo scalpo..) si mettono a posto le materie prime e il packaging, si fa ricerca e sviluppo, si fanno le prove in centrifuga e in incubatrice, si fa l'inventario, si sposta con il transpallet la roba più pesante....

...e nel frattempo si risponde al telefono, si fanno preventivi, si risponde alle mail, si fa customer service, si seguono le spedizioni, si risolvono problemi di ogni sorta, si fa marketing...

...e qualche volta si riesce pure ad andare in bagno..
..e a mettere post su Linkedin :)

La vita in un laboratorio cosmetico è una vita dura, al pari di una cucina di un grande albergo o di un caseificio, dove oltre alla fatica fisica è anche richiesta la concentrazione mentale, trattandosi di prodotti di natura chimica che poi verranno utilizzati dalle persone su viso, corpo, capelli e mucose.

Io personalmente adoro questo lavoro, in tutta la sua durezza.
Faccio cosmetici e non vorrei, nè saprei fare altro nella vita. La produzione cosmetica ha in qualche modo dato un senso alla mia esistenza e non riuscirei ad immaginarmi in nessun altro posto o posizione.

Quando alle volte in laboratorio viene qualche persona (di solito ragazza) che vorrebbe fare uno stage o in qualche modo approcciare questo lavoro, le faccio vedere più o meno di che si tratta e le spiego come io abbia iniziato da zero, con due pentole Ikea, dei macchinari che in questi anni ho comprato, del fatto che da tre anni non prendo un giorno di ferie, e di come ho deciso di portare avanti (con gioia) questa avventura.

Tutti ci pensano.
Nessuno ad oggi è rimasto.